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Ovviamente non crediamo ai miti pagani o di altra natura. Ma bisogna tenere in gran conto il significato profondo di alcuni miti. Okeanos è quanto mai significativo. I visitatori della Fontana di trevi a Roma conoscono il mito di Okeanos?

Antonio Pileggi
Presidente di Okeanos

martedì, giugno 08, 2010

La marea nera invade il "pianeta blu" mentre si celebra la giornata mondiale degli oceani

L'8 giugno è la Giornata Mondiale degli Oceani che è nata nel 1992 a Rio de Janeiro durante il Vertice sull'ambiente. Questo è il primo anno in cui viene riconosciuta ufficialmente dalle Nazioni Unite ed è l'occasione per festeggiare gli oceani e per mettere a punto iniziative per difenderli dall'uomo e dalla sua insensibilità ai pericoli che corre l'ambiente del nostro Pianeta. Quest'anno la festa è diventata una giornata di lutto a causa del gravissimo disastro ambientale che si sta consumando nel Golfo del Messico dove una quantità enorme, imprecisata e imprecisabile di petrolio sta inquinando in modo irrimediabile l'oceano Atlantico. La marea nera sta minacciando una vastissima area del Pianeta, il “pianeta blu”. Ecco, in proposito, cosa risulta nel sito ufficiale del WWF: “il disastro della Lousiana ci ricorda ancora una volta di quanto sia urgente e necessario cercare di uscire rapidamente dalla dipendenza dai combustibili fossili, la cui combustione è la principale causa dei cambiamenti climatici. Oggi non ha senso investire per cercare nuovi giacimenti di petrolio, occorre investire per uscirne il prima possibile. 50 anni di ecosistemi compromessi e deteriorati valgono senz’altro una maggiore spinta verso le energie rinnovabili.” Il WWF “mette a fuoco” un altro flagello che sta alterando gli ecosistemi oceanici: la pesca senza regole o in violazione delle poche regole messe a punto dalla comunità internazionale. Tutti i governi nazionali del mondo si sono dimostrati e si stanno dimostrando incapaci nel regolamentare la pesca che è diventata uno strumento di saccheggio distruttivo con conseguenze immaginabili anche sotto l'aspetto dell'impoverimento di importanti risorse alimentari per milioni di esseri umani. Sempre sul sito ufficiale del WWF viene ricordato che: “Risorse marine ben gestite sono vitali per il futuro di milioni di persone in tutto il mondo. Il “Green Economy Report” dell’UE, presentato a New York il mese scorso, stima che in tutto il mondo ci siano 35 milioni di pescatori su 20 milioni di imbarcazioni. Circa 170 milioni di posti di lavoro dipendono direttamente o indirettamente da questo settore, mentre la rete economica collegata alla pesca raggiunge le 520 milioni di persone. Nonostante l’immenso valore del nostro “pianeta blu”, meno dell’1% degli oceani del mondo è formalmente protetto, contro quasi il 14% delle terre emerse protette.” Roma 8 Giugno 2008 Antonio Pileggi

venerdì, giugno 04, 2010

Bersani, Tremonti e Diocleziano ad Anno Zero

Ieri sera, durante la trasmissione televisiva di Anno Zero, Bersani ha citato Diocleziano. Nessuno ha replicato o chiesto spiegazioni sul perché di questa citazione, ma su facebook, puntualmente, non sono mancati gli interrogativi e le perplessità anche perché ad alcuni è apparso fuori posto un riferimento dotto a fronte degli argomenti tutti concentrati sulla drammatica realtà fatta di disoccupazione, di crisi economica, di tasse a carico di categorie più o meno (o per niente) penalizzate. Una brevissima riflessione storica può aiutare a capire il perché Pierluigi Bersani, nella sua qualità di leader del Partito Democratico, ha ritenuto di citare questo imperatore romano. Perché proprio Diocleziano? Diocleziano viene ricordato, tra l'altro, perché la sua prima preoccupazione fu quella di salvaguardare i confini dalle frequenti incursioni dei barbari e di risolvere il problema della successione per porre fine alle usurpazioni e alle lotte fratricide. Contemporaneamente attuò una serie di riforme politiche, economiche e amministrative per stabilizzare il potere imperiale e per tentare di risollevare la situazione economica che si era creata negli ultimi decenni. E con il famoso editto che porta il suo nome, tentò di rivalutare la moneta e di combattere l'inflazione. Dopo venti anni di regno chiamò a succedergli Galerio e, in seguito, prese parte alla nomina ad imperatore di Licinio, rifiutando la sua riacclamazione. Insomma, la citazione di Diocleziano non sembra per niente una divagazione fuori luogo, bensì un riferimento storico del lontanissimo passato che vuole (vorrebbe?) indicare una strada da percorrere nel presente e nel futuro. Roma 4 Giugno 2010 Antonio Pileggi