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Ovviamente non crediamo ai miti pagani o di altra natura. Ma bisogna tenere in gran conto il significato profondo di alcuni miti. Okeanos è quanto mai significativo. I visitatori della Fontana di trevi a Roma conoscono il mito di Okeanos?

Antonio Pileggi
Presidente di Okeanos

martedì, luglio 20, 2010

Dei delitti e delle pene ...delle persone offese dai reati

In questa breve nota sollevo una questione di cui poco si parla. Le "pene" sulle quali voglio richiamare l'attenzione, non sono quelle trattate nel famoso saggio dell'illuminista milanese Cesare Beccaria, quindi non sono quelle che si scontano nelle patrie galere, ma quelle che colpiscono e che segnano la vita di ogni persona vittima delle attività delittuose. In Italia c'è una grande difficoltà a far valere i diritti di difesa da parte delle vittime di reati. Ciò si verifica prima, durante e dopo che sia instaurato un procedimento penale nei confronti degli autori di crimini. Ci sono le norme previste dall’art. 111 della Costituzione con riguardo al giusto processo e c'è l'obbligatorietà dell'azione penale per il P.M. Ma se il PM non si attiva tempestivamente e adeguatamente c'è il rischio di vedere sfumare ogni tentativo di difesa delle parti civili. Se poi consideriamo la lentezza tipica della Giustizia italiana e l'istituto della prescrizione, che è una vera "manna dal cielo" a favore degli imputati, cosa resta da fare alle vittime di atti delittuosi? Sta di fatto che alle parti civili rimangono spazi del tutto marginali entro cui esercitare il loro diritto di difesa. C'è un grande e diffuso impegno ad affinare gli strumenti di difesa dell'imputato ed è giusto che sia così anche perché l’art. 111 della Costituzione è molto puntuale su questo argomento. Ma a quando un impegno dei legislatori ad affinare gli istituti giuridici a difesa delle parti offese dei reati? Gli imputati, specialmente i colletti bianchi, sanno come destreggiarsi (con l’assistenza di bravi e valenti avvocati) fra le norme in vigore e, de jure condendo, fra le norme da far approvare dai legislatori perché siano rispettati al massimo tutti i loro diritti di difesa. E c’è di più. Per l’imputato eccellente, quasi sempre il giusto processo è un processo da far durare a lungo allo scopo di ottenere una “bella” e risolutiva prescrizione. Invece, le vittime dei reati sono vittime due volte. La prima quando subiscono gli effetti dannosi delle azioni o delle omissioni accertabili penalmente. La seconda quando si accorgono che devono disporre di ingenti somme di denaro per pagare spese legali a difesa dei loro diritti violati con atti di rilevanza penale. Chi è vittima di un'attività criminale si accorge, a sue spese, di avere a disposizione un ordinamento giuridico caratterizzato da norme non adeguate alla difesa puntuale dalla ritardata o dalla denegata giustizia. Roma 19 Luglio 2010 Antonio Pileggi

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