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Ovviamente non crediamo ai miti pagani o di altra natura. Ma bisogna tenere in gran conto il significato profondo di alcuni miti. Okeanos è quanto mai significativo. I visitatori della Fontana di trevi a Roma conoscono il mito di Okeanos?

Antonio Pileggi
Presidente di Okeanos

venerdì, aprile 08, 2011

I giovani italiani nell'epoca del "nepotismo di Papi"

C'è da riflettere su ciò che accade (e che non accade) nel mondo dei giovani italiani. Nell'epoca caratterizzata dal “nepotismo di Papi”, c'è un'intera generazione, quella che andrà a votare nelle prossime elezioni politiche, che è nata e cresciuta sotto il dominio e l'influenza della “egemonia culturale” di S.B. Le giovani generazioni hanno sentito parlare prevalentemente e quotidianamente di S. B., dei suoi “valori” che hanno il profumo della “valuta”, dei suoi modelli di vita che ormai riempiono le pagine dei giornali di tutto il mondo, delle sue barzellette da avanspettacolo e dei suoi vassalli sempre più numerosi e sparsi dappertutto, a destra e a sinistra. E non c'è da meravigliarsi se in questo “clima” i giovani possano aver “maturato” la convinzione di vivere in un “Feudo” dove “quod principi placuit legis habet vigorem”. Sbagliano tutti coloro che, nel porsi all'opposizione dell'attuale maggioranza governativa, si sono soffermati e si soffermano solo sul fatto che S.B. si interessi solo dei suoi personali interessi (e affari). Gli oppositori di minoranza hanno trascurato e trascurano di contrapporsi seriamente e fattivamente alla copiosa produzione legislativa intervenuta nell'ultimo quindicennio nei diversi settori dell'economia, della finanza, delle relazioni industriali, delle relazioni sindacali, del diritto civile, del diritto penale, del diritto amministrativo, del diritto del lavoro, del diritto al lavoro, della scuola, della ricerca scientifica, etc. In effetti S.B. ha governato e sta governando da lunghissimo tempo ed ha instaurato metodi di governo della cosa pubblica che sono, nei fatti e a dir poco, sconvolgenti. Ha trasformato il Paese attraverso una legislazione caratterizzata da un sistematico affievolimento dei principi e dei valori liberali e democratici. E non è nemmeno mancato l'assalto alla diligenza nel senso dell'occupazione e dell'appropriazione dei palazzi del potere. Sarebbe troppo lungo l'elenco delle leggi che hanno cambiato il volto e il “corpo” del nostro Paese. Addirittura il “corpo” elettorale è diventato un insieme di cittadini-sudditi costretti ad esercitare la “sovranità popolare” attraverso una legge elettorale palesemente truffaldina che, tra l'altro, conferisce (regala) alla più forte minoranza coalizzata una schiacciante maggioranza nelle istituzioni rappresentative della volontà del popolo. La mia generazione è nata sotto la monarchia ed ha potuto vedere nascere e crescere la Repubblica democratica nel nostro Paese dopo il disastro della seconda guerra mondiale. La Repubblica ha indicato ai giovani l'importanza del lavoro, l'importanza dei meriti e del merito. Ha ha messo al centro la Persona e il principio di eguaglianza di cui all'art. 3 della Costituzione. Alla nascita della Repubblica i principi e i valori fissati nella Costituzione erano un punto di riferimento condiviso, ancorché in presenza di molteplici e marcate divisioni politico-ideologiche fra le diverse formazioni politiche. Il pluralismo nella Politica era fonte di scontro e di confronto nell'ambito di regole condivise. Era un pluralismo fecondo di idee e di proposte. Era anche fecondo di controlli di natura politica sull'uso del potere esecutivo e sull'uso del potere legislativo. Nonostante fosse uscita dalla guerra distruttrice, l'Italia ha costruito il miracolo economico degli anni '60. La scuola della Repubblica ha conosciuto il fenomeno della “espansione scolastica” che ha fatto registrare progresso e diffusione della cultura. Come sono stati informati e formati i giovani dell'epoca si S.B. sulla storia dell'Italia e sulle attività politiche del '900 che hanno fatto grande il nostro Paese? Da chi e come sono stati informati? Qual'è il messaggio che proviene dalla classe dirigente che vive e vegeta affermando la liceità politica del dare da “bere” la non veritiera parentela della “nipote” di Mubarak? Qual'è il messaggio che proviene dalle “parentopoli” e dalle “dinastie” politiche costituite senza vero merito se non quello, per alcuni personaggi, di essere figli di papà? Cosa sanno e cosa pensano i giovani del merito? Perché ci sono uomini e donne che sono “collocati” o che ambiscono, senza pudore, senza merito e senza attitudine a porsi al servizio degli interessi generali, a candidarsi ad occupare incarichi negli apparati istituzionali? Come spiegare che S.B. ha goduto e gode finanche della “contestualizzazione”, laica e cattolica, dei suoi evidenti “peccati”? Come spiegare che recentemente, solo per fare un esempio, una giovane donna senza particolari meriti ha dimostrato di avere il solo merito di “nutrire” la sua ambizione di ottenere la nomina a ministro degli esteri? Quanta di questa gioventù senza particolari meriti è disseminata nelle istituzioni? Quali effetti ha prodotto e produce questa occupazione del potere pubblico? Quali conseguenze provoca questa occupazione del potere pubblico sulla gran parte dei giovani che quotidianamente si impegnano, e si devono impegnare, per costruire il loro futuro? Come spiegare che la Pubblica Amministrazione è ormai diventata un luogo di accaparramento di posti di vertice attraverso lo spoil system all'italiana inaugurato dalla sinistra e ampliato dalla destra? Mi permetto di esprimere l'avviso che quando cesserà l'epoca dell'egemonia “culturale” e politica di S.B. sarà necessario un serio e diffuso coinvolgimento dei giovani capaci e meritevoli per ricostruire il tessuto morale e politico del nostro Paese e per ridare credibilità alle istituzioni. Roma 9 aprile 2011 N.B. È la riproduzione della nota pubblicata anche su facebook

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